Grazie alle acque dei Rus che da secoli irrorano questi territori, è possibile ammirare lungo il sentiero una ricca vegetazione, tanto più preziosa se paragonata al resto della valle centrale. Nel tratto più a monte si possono ammirare boschi puri di conifere, larici, pini silvestri, abeti rossi e bianchi. Nel tratto più a valle, oltre alle conifere, si trovano latifoglie come betulle, aceri, pioppi, noccioli, castagni e roverella.
(Larix decidua Mill.) è un albero longevo, alto fino a 40 m. Ama stazioni ad alta quota soleggiate e asciutte. E’ l'unica conifera europea a foglie caduche e perciò ha una maggiore resistenza anche agli inverni più rigidi. E’ ricco di sostanze aromatiche, resine e oli essenziali dalle proprietà balsamiche e curative.
(Picea abies "Linneo" L. 1881) l’albero di Natale nella sua vera casa, il bosco! Può raggiungere anche i 60 m di altezza. I suoi semi, i pinoli, sono racchiusi in un cono detto pigna, delle dimensioni di 10-20 cm, di colore verde o rossiccio in estate e marrone in autunno.
(Acer pseudoplatanus L., latifoglia nobile dei nostri boschi, di grandi dimensioni, longevo, alto fino a 30 m, di fusto cilindrico. La chioma dell’albero giovane ha forma piramidale mentre quella della pianta matura è a forma di ventaglio o arrotondata, strutturata su pochi grossi rami ascendenti. Le foglie, ricche di proteine, sono un ottimo foraggio per gli animali e nutrono il terreno sottostante. I fiori si sviluppano verso aprile, dopo l'apertura delle foglie, e sono riuniti in grappoli penduli lunghi circa 15 centimetri.